
MILANO, 03 GIUGNO – “Ci siamo attrezzati per le inoculazioni, negli hub vaccinali, di tutti i cittadini con più di dodici anni. Con la tranquillità di chi sa di aver già coperto le categorie fragili. Diciamola tutta: siamo stati messi sotto tiro per ragioni politiche. Non è stata una pagina gloriosa per i nemici delle autonomie, e per chi in particolare voleva demolire l’immagine di una Lombardia efficiente. Per fortuna la storia presenta il conto…”. A dirlo il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”. “Contiamo di arrivare a un livello di somministrazioni mai raggiunto, 140-150 mila al giorno. Entro fine luglio avremo dato la prima dose a tutti i lombardi”, assicura. In autunno “probabilmente dovremo vaccinarci di nuovo”, ma “noi abbiamo quasi pronto un piano per le terze dosi: non più negli hub ma in strutture diffuse sul territorio”.
La Lombardia nel corso della pandemia è finita spesso nel mirino dei critici. Fontana parla di “attacchi strumentali da parte di chi voleva prendersela con la nostra Regione solo per motivi politici, per demolirne l’immagine di efficienza. Il tutto in un contesto che ha visto molti nemici dell’autonomia. Non è stata una pagina gloriosa. Per fortuna con Draghi qualcosa è mutato”. Alla domanda se è contento che Bertolaso rimanga al suo fianco come consulente in Lombardia e non sia candidato sindaco di Roma, Fontana risponde “sinceramente sì, vista la sua abilità e il suo carisma. Mi spiace per i romani ma me lo tengo stretto”. (ITALPRESS)