ROMA, 31 GENNAIO – Matteo Salvini rilancia l’idea di una federazione del centrodestra e lo fa in una lettera pubblicata sul Giornale. In un’analisi della partita del Quirinale e ammettendo “i limiti della coalizione”, il segretario chiarisce: “Non mi abbatto. E rilancio. Io rispetto chi ha detto no al governo di unità nazionale, no a Draghi e l’altro ieri no all’elezione di Mattarella, ma non capisco la scelta di attaccare gli alleati che hanno maturato una decisione diversa. Non rispetto, invece, chi ha detto sì a tutto questo e poi si è reso artefice di operazioni di ‘tradimento’ che ricordano brutte pagine della nostra storia, di cui fra l’altro è stato vittima nel passato anche il presidente Berlusconi”. E prosegue: “Bisogna reagire e creare daccapo le condizioni del nostro stare insieme”, sottolineando che “gli attuali schemi non riescono a garantire del tutto questo ancoraggio al reale: non basta sommare le nostre forze, ma è necessario che si cominci a ragionare in un’ottica veramente unitaria. È giunto il momento di federarci. Solo un nuovo contenitore politico delle forze di centrodestra, a cominciare da quelle che appoggiano il governo Draghi, può agire in modo incisivo”. E conclude: “Per federarci abbiamo bisogno di superare gli egoismi: non annullando, ma valorizzando le nostre differenze e facendole poi convergere in una sintesi in cui tutti si possano riconoscere. La sintesi culturale, valoriale, in verità già esiste: i nostri valori sono chiari, solidi, alternativi a quelli della sinistra”. (ANSA)